Progetto di Giorgio Palù Architetto.
Mansioni svolte: Disegno 2D, modellazione 3D, visualizzazione architettonica.

Per i nuovi uffici nella sede storica di AEM immaginiamo un progetto di Architettura ambizioso dalle linee di azione chiare, semplici e razionali. La forte identità architettonica viene raggiunta attraverso l’estrema semplicità costruttiva; la razionalità e la chiarezza strutturale del progetto rimangono l’obiettivo da perseguire: poche operazioni chiare e autonome nella loro definizione propongono un nuovo edificio dal deciso carattere architettonico. Spazi di lavoro ampi, flessibili, in una pianta libera e indifferenziata, pareti in vetro che permettono profondità prospettica, fluidità e condivisione dei percorsi, continui, aperti, che si snodano tra ambienti dalla forte personalità architettonica, una corte verde su cui si affacciano tutte le postazioni di lavoro, un percorso architetturale costituito da una passeggiata nel verde sospeso sui tetti della città, un nastro green che collega e crea fluidità di percorsi e immagina nuove relazioni tra gli spazi di lavoro e tra i dipendenti. Il corpo principale esistente viene confermato e viene rispettata la facciata architettonica del Ranzi: interventi mirati ne attualizzano la composizione; un nuovo scrigno sollevato rispetto al volume originale, autonomo dal punto di vista strutturale, direttamente connesso a tutti i giardini sui tetti del nuovo complesso e arretrato rispetto al prospetto principale costituisce il fulcro vitale del progetto; questo elemento, affacciato su una piazza verde completamente ripensata, che si libra oltre tutte le coperture circostanti conquistando uno sguardo privilegiato sul complesso monumentale della città e un’apertura visiva sui tetti diviene l’elemento caratterizzante dell’intervento.
Tutte le coperture saranno completate da un fitto verde alberato e grazie alle diverse altezze dei volumi che compongono il complesso architettonico saranno raccordate fra loro a tutti i livelli con la corte verde posta al centro della costruzione a copertura dell’estensione degli uffici al piano rialzato. Un originale sistema di collegamenti verticali verde a gradoni, connette quindi i giardini posti alle diverse quote al cuore verde dell’edificio, così da creare un continuo percorso a nastro architetturale (the green ribbon).
Il progetto immaginato è pertanto premiante per le attività che si insedieranno nel complesso e in particolare la qualità degli ambienti di lavoro sarà arricchita da un cotesto di spazi aperti decisamente qualificanti: partendo dalla corte verde che a sua volta è circondata da verde piantumato, tutte le coperture si offrono come percorsi praticabili e raggiungibili attraverso passeggiate nel verde sino alla grande terrazza coperta realizzata a separazione tra l’edificio esistente caratterizzato dalla facciata del Ranzi e il nuovo volume de solidarizzato immaginato a coprire il taglio che si crea dalla giustapposizione dei due corpi di fabbrica.
La piazza antistante il complesso viene completamente ridisegnata sostituendo parte dell’area destinata a parcheggi (portati al piano interrato) con nuovo verde urbano divenendo così ingresso di prestigio all’edificio, dove passerelle dal disegno organico permettono di superare il dislivello mentre il verde alberato diventa protagonista degli spazi aperti. Le vetrate esistenti al piano terra del fronte principale vengono arretrate per creare una sorta di portico continuo e comune che valorizzi l’ingresso al complesso per uffici.